Montanari indigesti.. Effetti collaterali dell’andar per funghi.. Rifugio Gigi Casentini, Bagni di Lucca

Data dell'evento

15 luglio 2018

DOMENICA 15 LUGLIO dalle ore 15 al Rifugio CAI Gigi Casentini al Mercatello Strada Provinciale 56, Alta Val Fegana.. Incontro con Federico Pagliai e presentazione del libro “Montanari indigesti. Effetti collaterali dell’andar per funghi”.

Sia al Rifugio Casentini che al Rifugio CAI Gigi Casentini al Mercatello – Lucca sarà possibile acquistare i libri e parlare con l’autore.
Quanto è arrabbiato Federico Pagliai in questo libro! E per questa ragione, ha deciso di essere un “montanaro indigesto” che racconta con grande amore la montagna in cui vive (la Montagna Pistoiese, ma è paradigma che può essere esteso a molte delle zone montane d’Italia) mettendo in luce ciò che secondo lui in quei luoghi condiziona e compromette la vita dei montanari, ormai ridotti a una minoranza. Parte dal “funghismo” e via via allarga l’analisi. E lo fa portandoci dentro ciò che accade in quel pezzo di Appennino. Ci dice chiaramente quanto le terre alte possano vivere solo se si punta sul capitale umano costituito dai montanari e su un’economia che deriva dallo sviluppo sostenibile delle sue risorse, di cui il bosco (con i suoi funghi) rappresenta un elemento strategico. E, per arrivare a questo, non bisogna perdere tempo. Pagliai, attraverso queste pagine, ci sprona a riflettere, ma soprattutto a impegnarci per impedire che scelte sbagliate “mettano la muffa” alla montagna e ai montanari (tratto dalla Prefazione di Luca Calzolari).
Federico Pagliai è nato a La Lima, “il paese più all’ombra d’Italia”, nel 1966. Tuttora vive sulla Montagna pistoiese, storica zona di confine e di confino dell’Appennino tosco-emiliano. Nel 1985 sceglie una professione che gli permetta di non abbandonare i suoi monti per scendere in città: diventa infermiere e poi volontario del Soccorso alpino speleologico. Camminatore e appassionato di montagna, ha già pubblicato con successo i volumi: I miei crinali. Sedici colpi di pennato (Pacini Fazzi, 2008), Come un filo che pende (Ouverture, 2011), Rughe da salita (Biblioteca dell’immagine, 2011), Il bosco di nessuno di voi (Fabbri, 2013), DottorAfrica (Ouverture, 2014) e il racconto Il mio paese, ammazzato all’interno dell’antologia Nessuno ci ridurrà al silenzio (Cento Autori, 2015). Per Pendragon sono usciti la raccolta di racconti Storie di Stinchi (2016), il romanzo Figlia della colpa (2017).